Mercoledì notte un gruppo di hacker chiamato Lulzstorm ha violato i database di 18 università italiane. L’attacco è stato confermato sia dalla Polizia Postale sia dagli Atenei stessi, i quali hanno però rassicurato tutti dicendo che i dati prelevati dagli hacker non sono strettamente personali Si tratterebbe infatti delle informazioni sensibili che studenti e docenti utilizzano per accedere alle proprie pagine personali, insomma Nome utente, password e indirizzo email.
Le Università che hanno subito l’attacco sono quelle di Bologna (Antoniano e Unibo), Cagliari, Milano (Politecnico, Bocconi e Bicocca), Bari, Foggia, Lecce, Messina, Modena, Napoli, Pavia, Roma, Salerno, Siena, Torino e Urbino. Proprio la Bocconi, in seguito all’attacco, avrebbe dichiarato: “Si informa che i file oggetto di attacco e pubblicati su Internet dagli hakers ieri non riguardano dati relativi a studenti, laureati, docenti o comunque collegati ai sistemi didattici e amministrativi”.
Gli studenti delle università sopra elencate (tra cui c’è anche il sottoscritto per quanto riguarda quella di Cagliari), sono caldamente consigliati di cambiare i propri dati d’accesso ai servizi. La prudenza non è mai troppa.